I reperti storici ed archeologici ci dicono che da ben 4000 anni la pianta della cipolla viene coltivata sia per uso alimentare che medicamentoso, contrariamente a quanto affermano certi autori dalle idee e teorie innovatrici che intendono minimizzare il valore curativo dell’alimento vegetale in genere, diciamo che per l’apporto dei suoi nutrienti, la cipolla è realmente uno dei tanti alimenti farmaco-polivalenti. Indubbio è scontato l’effetto terapeutico dei suoi sali minerali, dei fosfati e nitrati calcarei; degli acidi fosforico ed acetico, del solfuro di alile e di propile; dell’olio essenziale;del glucochinino; degli amminoacidi; delle ossidasi e diastasi;, funzioni indispensabili del complesso processo chimico organico. La cipolla ha proprietà benefiche sul nutrimento della struttura ossea, è un ottimo depuratore e rigeneratore della cellula sanguinea e linfatica; è tonica del sistema nervoso; stimolante delle funzioni del pancreas, del fegato e dei reni; è antisettico ed antibatterico nelle affezioni delle vie respiratorie e polmonari e dell’apparato digerente, in special modo dell’intestino crasso; è ipoglicemica; e risolutore delle affezioni cutanee della pelle: Viene consigliata nei casi di astenia in genere, diabete, alterazione dell’azotemia e cloruremia; nell’artritismo e reumatismo, nell’arteriosclerosi e trombosi; nell’intossicazione generalizzata, nelle affezioni epato-biliari, nell’atonia digestiva, nei processi infiammatori e diarroici, e nella parassitosi intestinale, nelle infiammazioni genito-urinarie, nella deficienza metabolica, nell’idropsia, nello squilibrio ghiandolare. Secondo alcuni autori, la cipolla svolge una azione preventiva anti cancerogena, la quale non è da escludersi considerando l’effetto che essa svolge nel metabolismo degli alimenti albuminosi. Per uso esterno se viene applicata come cataplasmi, dà sollievo nelle emicranie di natura nevralgica, negli ascessi e foruncoli, congestione della vescica, ecc. Se realmente vogliamo beneficiare delle virtù della cipolla, bisogna consumarla cruda allo stato integrale o in succo in misura di due tazzine al giorno prima dei pasti.
In parte tratto dai testi del Maestro Naturopata Luigi Costacurta.
Gaobi.